Giuseppe Cosenza, « Ferdinand de Saussure e la fotografia. Tra istantanee e scatti del tempo della lingua », in Scatti di pensiero. La fotografia come problema filosofico, a cura di Marcello Walter Bruno, Giuseppe Cosenza e Caterina Martino, Milano-Udine, Mimesis («Semiotica e filosofia del linguaggio, 28»), 2021, p. 155-176.
Notice de l’Éditeur
La fotografia, tecnologia che sembra votata alla riproduzione della realtà materiale, è un possibile oggetto di studio per i filosofi? Dall’altro lato la filosofia, indagine preliminare su qualunque campo del ragionamento, è un passaggio obbligato per l’operatività dei fotografi in quanto artisti? In questo volume provano a rispondere una serie di studiosi italiani di varia provenienza disciplinare, a cui si aggiungono due figure sconfinanti: Georges Didi-Huberman, filosofo che ha impugnato la macchina fotografica per illustrare il suo libro Scorze; e Joan Fontcuberta, fotografo che alla sua attività artistica ha sempre unito la riflessione teorica sull’immagine digitale. Ne viene fuori un primo tracciato storico sulle suggestioni che la fotografia ha fornito al pensiero di alcuni grandi filosofi della modernità occidentale (fra cui Peirce, Saussure, Wittgenstein e Freud) ma anche sul debito che alcuni grandi fotografi del Novecento hanno contratto con la tradizione filosofica (ad esempio il legame tra Luigi Ghirri e Giordano Bruno). Un tentativo di contestare l’idea di Günther Anders che “fotografare e filosofare sembrano escludersi a vicenda”.
Extrait de la quatrième de couverture.
Dans le même volume :
- Emanuele Fadda, « La coscienza è una composite photograph. Sul significato della fotografia in Peirce », p. 141-154
- Daniele Gambarara, « Prieto e la fotografia, fra pratica simbolica e pratica tecnica », p. 177-195