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Annonces de colloques, séminaires & rencontres à sujet linguistique et saussurien.

CISPELS III Storie del significato: il “secolo semantico” e le sue radici

Terzo Convegno Nazionale CISPELS. Storie del significato: il “secolo semantico” e le sue radici.
Università della Calabria (Cosenza), 9-11 ottobre 2025.

Affiche du colloque générée par l’IA à partir de l’appel à communication

“Significato” è uno dei termini più controversi della linguistica, anzitutto nella sua dimensione storica. Da un lato, il focus sul significato (e sulla sua natura pubblica/oggettiva) è la cifra del pensiero linguistico del Novecento, del linguistic turn e dell’ascesa del linguaggio a tema principe nelle scienze umane (da Frege a Wittgenstein, da Bréal a Saussure, da Peirce a Morris) – ma questa spinta propulsiva sembra essersi esaurita nel secolo attuale. Dall’altro, il significato come dominio, come tema e come problema c’è sempre stato (anche prima che Bréal desse un nome alla scienza del significato), e rimane tuttora sullo sfondo, anche se i termini “semantica” e “significato” non vanno più di moda.
Del resto, bisogna riconoscere che il termine ‘significato’, linguisticamente, pone non pochi problemi concettuali: esso infatti funziona solo in quanto opposto a ‘significante’, e suppone un ruolo passivo (“ciò che è significato” si oppone a “ciò che significa”). Inoltre, esso incorpora un riferimento al segno e non tutte le teorie del linguaggio sono semiotiche. Nella letteratura anglofona (in larga parte non semiotica) ‘meaning’ svolge invece l’ufficio di un participio presente, si riferisce all’intenzione, e non allude al segno (ma piuttosto al pensiero, ed eventualmente alla realtà extralinguistica). Frege d’altra parte ha introdotto nel mondo germanofono la distinzione tra Sinn e Bedeutung che ha avuto enormi ricadute sulla riflessione sia linguistica che semiotica.
Questa consistenza fantasmatica del significato, però, non permette di disfarsene davvero, perché la parola (e la nozione di) ‘significato’ hanno un saldo ancoraggio nel senso comune e nel sapere epilinguistico e metalinguistico (per cui si parla p. es. di significato della musica, delle immagini ecc.). Proprio in questo contesto gli studi storici assumono un ruolo fondamentale nel recuperare i problemi che avevano fatto emergere e dato centralità al significato negli studi teorici del Novecento, che spesso non tenevano (abbastanza) conto della storia delle idee.

Extrait de l’appel à communication (disponible en anglais aussi), à consulter pour toutes les info pratiques.

Calendrier
– Date limite de réception des propositions d’atelier : 30 avril 2025
– Date limite de réception des propositions de communication : 31 mai 2025
– Notification d’acceptation d’atelier : 30 juin 2025
– Notification d’acceptation de communication : 31 juillet 2025
– Conférence : 9-11 Octobre 2025

Publié par giuseppe d'ottavi dans Colloque, Évènements

La lingua fra storia e testo. In ricordo di Giacomo Devoto

Giacomo Devoto (1897-1974)

La portata del sentimento anche dal punto di vista diacronico è fondamentale, lo svolgimento dei significati è inconcepibile se non si considera il continuo ondeggiare delle loro risonanze affettive anche in parole di uso non del tutto popolare: indipendentemente dalle particolari circostanze storiche, ‘captivus’ ha acquistato in francese una risonanza affettiva di compassione, in italiano di biasimo, ‘desiderium’ si è spogliato del senso di rimpianto, ‘successo’ ha ormai, salvo che nelle scuole, una risonanza buona ed è una pedanteria parlare ancora di ‘buon successo’ in opposizione a ‘cattivo successo’, per il quale esiste un regolare contrario ‘insuccesso’.

Ce passage, tiré de l’article « Una scuola di linguistica generale » (La Cultura VII, 6, 1928, pp. 241-249 : 245) qui marque l’entrée des genevois dans le débat linguistique italien, témoigne toute l’originalité – et l’actualité ! – de la pensée de son auteur, Giacomo Devoto (1897-1974). Quelques lignes plus bas, il ajoute :

Tale è l’opera di Ferdinand de Saussure e dei suoi discepoli quale appare a uno studioso italiano a loro vicino per temperamento e per comunanza di ideali scientifici.

Une dizaine d’années plus tard, après avoir rédigé, entre autres, « Bally, Charles » (1930), « Bréal, Michel » (1930), « Meillet, Antoine » (1934), Devoto signe l’entrée « Saussure, Ferdinand de » dans le XXXe (1937) volume de l’Enciclopedia Italiana (1929-1937), la majeure entreprise éditoriale du secteur culturel italien du XXe siècle.

À cette figure centrale de la linguistique italienne, l’Université de Florence, qui fut la sienne, consacre une journée d’études toute entière, organisée par Monica Ballerini et Francesca Murano, le 5 décembre dans l’Aula de l’Université.
Le programme de la journée et tous les renseignements sont dans l’affiche ; la voix, la figure et le costume du maître sont ici (min. 3:25).

Publié par giuseppe d'ottavi dans Évènements, Journée d'étude